Per imparare a saperti osservare è necessario prestare attenzione, non tanto a quello che vedi mentre ti specchi, ma alle cose che ti dici, mentre ti specchi.
Quale sentimento provi per la tua immagine?
Ti piaci? Stai già criticando una parte del tuo corpo?
Sbuffi spesso?
Specchiarti non è solo vederti attraverso gli occhi. E’ osservare i pensieri che spesso ti dici, mentre ti guardi. I pensieri che fai nascono da una mente programmata ad uno specifico sentimento perché stimolata da una sensazione chimica che accade dentro di te: l’emozione.
Non è il tuo corpo a dirti se sei bella o brutta, ma è ciò che senti in relazione a ciò che vedi che te lo fa dire.
Se sbuffi, vuol dire che l’emozione è di disprezzo. Se ti disprezzi ti sei identificata nel sentimento di bruttezza.
I tuoi sensi ed in questo stato specifico i tuoi occhi, andranno a riscontrare la prova per te inconscia che risponde al programma sentimentale della bruttezza e quindi “vede” il disprezzo e si focalizza magari alla coscia “grossa”, alla cellulite, al naso storto etc…si focalizza cioè alle parti del tuo corpo a cui hai associato quella sensazione di fastidio e di non accettazione di te.
I tuoi sensi rispondono ad un programma della tua mente che si dispiega in modo inconsapevole e quindi abitudinario e te lo fanno vivere come verità. Il tuo compito quindi è saper osservare questo programma e individuarlo. Ed è così che finalmente ti “scopri”.
Una volta che lo scopri, è come se avessi visto la parte brutta di te, quella che permette l’attivazione di questo programma e che hai assecondato facendotela credere verità assoluta ed inconfutabile perché hai permesso di identificarti con essa.
Come fare per cambiarla?
Se veramente vuoi vederti bella, hai da evocare la volontà di volerti accettare e vederti per come sei. Molto spesso, si sceglie di rimanere nel vittimismo e nel dramma, così da dipendere dai nostri bisogni e nutrire il tiranno interiore. Perché per farlo sopravvivere devi sempre trovare la ragione della sua esistenza.
Se già scorgi il senso critico del tuo sè è un grande inizio. Per attivare la tua volontà devi annoiarti e stancarti degli insulti che ti fai, delle torture a cui ti sottoponi e dello stato d’essere che vivi. Fin quando non arrivi a volerlo attraverso la volontà non accenderai mai il motore del cambiamento.
Dopo che scegli di volerlo, diverrà un’avventura divertente e inizi ad esplorare la tua interiorità. La tua sfida non sarà più quella di competere con una ragazza, o trovare il più bravo parrucchiere o chirurgo estetico, ma sarà conquistare il tuo sé critico, emotivamente.
La tua bellezza si sprigiona attraverso la manifestazione del tuo essere. Tu non sei il corpo. Tu sei essere e la bellezza è uno stato d’essere. La bellezza si manifesta attraverso di te nel corpo allo stesso modo in cui si manifesta la tua bruttezza. Hai solo da cambiare il programma.
Essere la bellezza è permetterla. Essere la bellezza è accettarla. Essere bellezza è viverti nella tua verità armonizzata.
Ti senti degna di sentirla e manifestarla dentro di te?
E allora non perdere tempo, prova Taccopunta oppure ordina questo libro e inizia a vederti per come non ti sei mai vista prima d’ora!